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La sigaretta elettronica: quali sono i danni per la salute?

15th Oct 2022 | 108 | upends v

Nonostante non produca combustione come la classica sigaretta, la sigaretta elettronica (detta anche e-cig o e-cigarette) non è considerata totalmente innocua. Infatti, alcune sostanze in essa contenuta possono essere dannose per la salute.

Sempre più utilizzata, la sigaretta elettronica si porta dieto una lunga scia fatta di dubbi e quesiti. Ad esempio:

  • Quali sono i danni per la salute?
  • Quali sono gli effetti del cosiddetto “vapore passivo”?
  • È davvero utile per smettere di fumare?

Questi sono solo alcuni dei tanti interrogativi che ci poniamo quando si parla di sigaretta elettronica, una soluzione per la quale spesso si opta in alternativa alla classica sigaretta. In molti, infatti, ritengono impensabile l’idea di dire addio all’abitudine di avere la sigaretta in bocca, e per questo considerano lo svapo “il male minore”.

Ma quali sono i danni provocati dalla sigaretta elettronica?

La domanda non è banale dato che, attualmente, circa due milioni di italiani utilizzano regolarmente o occasionalmente la sigaretta elettronica.

Ma prima di rispondere a questa domanda facciamo un passo indietro.

Che cos’è la sigaretta elettronica?

La sigaretta elettronica è stata ideata in Cina ed è un dispositivo che consente di inalare vapore, in genere aromatizzato, contenente una quantità variabile di nicotina in grado di raggiungere l’apparato respiratorio senza che ci sia la combustione del tabacco, evitando, quindi, i danni a essa correlati.

Nei fumatori la pratica di aspirare dal cilindretto, ovvero di “svapare”, ricorda in tutto e per tutto la classica sigaretta e allo stesso tempo fornisce la nicotina di cui necessita l’organismo che ha sviluppato dipendenza. Inoltre, alcuni modelli di sigaretta elettronica non contengono nicotina ma solo il vapore aromatizzato.

Cosa contiene una sigaretta elettronica?

Per poter funzionare, la sigaretta elettronica necessita di una cartuccia, ovvero di un piccolo serbatoio contenente un liquido (e-liquid), un atomizzatoreche serve a riscaldare e vaporizzare il liquido ed infine di una batteria.

Il liquido contiene il 90% di una miscela tra glicole propilenico e glicerolo e il 10% di acqua. Le proporzione tra glicole propilenico e glicerolo variano in base all’effetto che si vuole ottenere: il primo produce un vapore più denso mentre il secondo esalta il gusto dell’aroma.

Alla miscela base è possibile aggiungere:

  • Nicotina, la cui conseguente dipendenza è simile a quella del fumo della classica sigaretta a combustione. Secondo il Decreto Legislativo 6/2016, è consentito immettere in commercio solo liquidi con una concentrazione di nicotina inferiore a 20 mg/ml, che consenta un rilascio equiparabile alla dose di nicotina consentita in una sigaretta tradizionale.
  • Fragranze, in genere ottenute da aromi ad uso alimentare (frutti rossi, frutti tropicali, vaniglia, ecc.).

Nel corso di diversi studi, sono state effettuate analisi sui liquidi ed è stata riscontrata frequentemente la presenza di sostanze contaminanti come formaldeide, acetaldeide, metalli pesanti e idrocarburi.

Cosa dicono gli studiosi in merito ai danni provocati dal fumo?

Gli studiosi considerano il fumo di sigaretta un fattore di rischio nello sviluppo di un gran numero di malattie che possono riguardare l’apparato respiratorio, quello circolatorio o riproduttivo. Inoltre, è la causa di molteplici tumori. In particolare, è responsabile del 25% di tutte le morti per cancro a livello mondiale, come indicato dal Ministero della Salute.

In Italia, secondo i dati ISTAT, la maggior parte dei fumatori ha un’età compresa tra i 20 e i 44 anni e i decessi collegati al fumo di tabacco superano i 93.000 l’anno. Si tratta di numeri importanti che ci fanno riflettere sui danni che il fumo provoca alla salute.

Smettere di fumare non è semplice e molti si avvicinano alla sigaretta elettronica con l’obiettivo di ridurre gradualmente la quantità di nicotina assunta e limitare così gli effetti provocati dall’astinenza da nicotina.

Come già anticipato, la sigaretta elettronica ha un aspetto che ricorda la classica sigaretta ma ha un meccanismo totalmente differente. Permette, infatti di inalare del vapore, spesso aromatizzato, che contiene quantità di nicotina variabili in base all’esigenza personale.

In sostanza, la sigaretta elettronica permette di avere un’esperienza molto simile a quella della sigaretta tradizionale senza che ci sia la combustione del tabacco, ritenuta la principale responsabile dei danni provocati all’apparato respiratorio.

Quali sono i danni causati dalla sigaretta elettronica?

I possibili rischi derivanti dall’uso della sigaretta elettronica sono motivo di grande discussione. Ad oggi non ci sono dati sufficienti per comprendere appieno l’impatto che la e-cig può avere sulla salute, dato che quest’ultima non è in commercio da molto tempo. Di conseguenza anche gli effetti a lungo termine sulla salute sono in fase di continua osservazione e analisi.

Nonostante ciò, esistono studi molto interessanti sotto questo punto di vista.

I dispositivi elettronici da svapo infatti:

  • Possono contenere nicotina che oltre a creare dipendenza può provocare danni al feto durante la gravidanza. Inoltre la nicotina può danneggiare lo sviluppo celebrale degli adolescenti e l’esposizione acuta può essere tossica.
  • Possono contenere sostanze cancerogene e minuscole particelle che arrivano ai polmoni. Il glicole propilenicoad esempio, impiegato in campo farmaceutico negli inalatori per il trattamento dell’asma e come conservante, pur essendo considerato sicuro, associato ad una componente riscaldante può provocare irritazioni alle vie aeree in caso di inalazione prolungata.
  • Sono associate a un maggior rischio di sviluppo di patologie cardiovascolari e polmonari.
  • Aumentano il rischio di sviluppare malattie coronaricheo di avere un infarto o un ictus cerebrale.
  • In caso di batterie difettose possono causare incendi ed esplosioni.

Inoltre, riguardo alle sostanze aromatizzanti contenute all’interno della sigaretta elettronica, ci sono ancora vari dubbi. È il caso del diacetile, sostanza per uso alimentare che, nonostante sia approvata e sicura quando ingerita, quando invece viene inalata in elevate concentrazioni e per periodi prolungati è correlata ad una diminuzione della funzione respiratoria in soggetti esposti.

In conclusione, anche se è quasi certo che le sigarette elettroniche provochino minori danni rispetto alla sigarette tradizionali, non sono del tutto innocue e sicure.  Non è ancora chiaro, poi, se siano davvero utili per smettere di fumare, anche se d’altra parte possono essere ritenute meno pericolose rispetto al tabacco perché i polmoni non inalano catrame e altri gas tossici.

Diverso è il discorso legato alla prevenzione dei danni provocati dal fumo. In questo caso, le sigarette elettroniche sono nocive per la salute tanto quanto le sigarette tradizionali.

I non fumatori dovrebbero evitare le sigarette elettroniche?

La risposta è sì. La nicotina causa diabete e ipertensione e le sostanze aromatizzate possono essere rischiose per la salute. Dunque, il consiglio è quello di non cominciare a fumare le sigarette elettroniche se non si è fumatori. Ricordiamo che i dispositivi elettronici da svapo sono meno dannosi delle classiche sigaretta ma non totalmente innocui. Pertanto si consiglia di non usarle con leggerezza e si ricorda che le sigarette elettroniche sono vietate ai minori di 18 anni.

Non usare la sigaretta elettronica se...

La nicotina inalata, ingerita o posta a diretto contatto con la pelle, può essere particolarmente nociva per la salute e la sicurezza di alcune categorie di persone, come donne in gravidanza o che allattano, bambini, individui con malattie cardiache e anziani. L'utilizzo della e-cig è particolarmente sconsigliato a soggetti affetti da malattie cardiache, respiratore, donne incinte e minori di 18 anni.

La normativa sul fumo in Italia

La cattiva abitudine del fumo ha portato diversi Paesi ad adottare delle regole più o meno rigide a riguardo.

Per quanto riguarda la situazione nel nostro Paese bisogna fare riferimento sia alla normativa interna sia alle direttive dell’Unione Europea. Anche se fumare è una comportamento del tutto lecito è importante sapere che ci sono degli obblighi di legge che devono essere rispettati altrimenti si incorre in sanzioni amministrative di carattere economico piuttosto importanti.

I divieti riguardano sia il singolo consumatore sia le aziende produttrici di sigarette. Per quanto riguarda il sistema di vendita, in Italia vige un mercato monopolistico, ovvero non vi è concorrenza tra imprese, ma è soltanto lo Stato il titolare del potere di mettere sul mercato le sigarette presso appositi rivenditori autorizzati (i tabaccai).

Di seguito elenchiamo in sintesi alcune tappe fondamentali della legislazione nazionale. Tramite l’adozione di diverse norme sono state, infatti, introdotte nel nostro ordinamento le restrizioni ancora oggi esistenti.

Gli anni più significativi sono tre, ovvero:

  • 2003, anno in cui viene introdotto il divieto di fumare nei locali chiusi, ad eccezioni di quelli privati non aperti a utenti o al pubblico e di quelli riservati ai fumatori e come tali contrassegnati;
  • 2013, quando il divieto di fumare viene esteso ai cortili delle istituzioni scolastiche statali e paritarie;
  • 2016, anno in cui in Italia viene introdotto il divieto di fumo in autoin presenza di bambini e di donne incinte, vengono inasprite le sanzioni per chi vende sigarette ai minorenni e vengono previste delle multe per chi butta i mozziconi di sigarette a terra.

Per quanto riguarda, invece, le aziende produttrici, è stato stabilito l’obbligo di inserire sui pacchetti di sigarette la dicitura “nuoce gravemente alla salute” accompagnata da immagini fortiper far comprendere alle persone i danni che il fumo può provare alla salute. Inoltre, è vietato pubblicizzare le sigarette con qualsiasi mezzo (ad esempio giornali, televisione, radio, ecc.).